Coming soon: Automotive 4.0 in USA – Lo studio di Roland Berger

“Sarà un cambiamento scioccante” titola un report di Roland Berger, la prestigiosa società tedesca di consulenza strategica. Lo scenario “Automotive 4.0” si riferisce al mercato americano dopo il 2030, quando l’incontro tra il massimo della condivisione dei veicoli con il massimo dell’automazione genererà uno scenario completamente nuovo.

Negli USA scenderà il numero di auto circolanti da 254 a 205 milioni, diminuiranno soprattutto le auto di massa, mentre le vetture premium di alta gamma aumenteranno addirittura di numero. Ogni auto di nuova generazione, connessa e in grado di muoversi da sè, sostituirà in media 8 proprietari di auto tradizionali.

Anche il settore si sta muovendo. L’abruzzese Infomobility, azienda che si occupa di sistemi di fleet management e scatole nere, sta lavorando alla definizione di sistemi di visione artificiale e riconoscimento automatico della segnaletica verticale.

Un problema particolare che si dovrà risolvere nei prossimi anni – riferisce Berger – è la convivenza tra auto tradizionali e auto di nuova generazione, interconnesse e automatiche. Con importanti implicazioni anche sul piano “assicurativo”: se l’incidente è causato dal circuito di un computer, chi pagherà i danni?

Verso il Salone di Ginevra: la Cina scopre le auto ecologiche

Dal 3 al 13 marzo ritorna l’appuntamento con il Salone di Ginevra, dove i più importanti costruttori di auto tracciano le tendenze del futuro. Innanzitutto i veicoli del futuro saranno integrati a servizi di mobilità: viaggeranno non solo con un motore termico ma con una propulsione elettrica e monteranno centraline informatiche.

“L’arrivo delle auto in condivisione – osserva Mark Fields, CEO di Ford – porterà ad un declino delle vendite di veicoli, dunque sarà necessario cambiare un po’ mestiere”.

Il Paese della Grande Muraglia si sta lanciando nel campo delle vetture elettriche, con un obiettivo di immatricolazione di 5 milioni di auto a zero emissioni entro il 2020.

Se anche il Virus è mobile: un rapporto spiega perchè lo smartphone è il dispositivo più vulnerabile

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Secondo il Rapporto Clusit 2016, i nuovi rischi informatici in rete riguarderanno sempre di più gli smartphone. Qui le vulnerabilità interessano le app scaricate e il cumulo di informazioni personali presenti sui social network. Ma sono esposte ad attacchi anche le operazioni di commercio elettronico e l’Internet degli oggetti (IoT). In particolare entrano nel mirino del cybercrime i droni. Secondo il Clusit, l’associazione italiana per la sicurezza informatica, solo nello scorso anno si sono registrati oltre 2,3 milioni di nuovi virus, ognuno dei quali si riproduce in più varianti. Ad essere più colpiti sono i dispositivi Android. Poi ci sono i furti d’identità digitale che avvengono a seguito delle tracce che gli utenti lasciano sul web al momento di scaricare l’app. Ad agevolare i pirati informatici ci sono poi i programmi sniffer. Il più famoso è quello legato a WhatsApp: consente di entrare in smartphone e tablet e catturare informazioni personali scavando nella rubrica. Ma ci sono anche software malevoli in grado di dirottare la navigazione dell’utente su siti che abilitano la sottoscrizione a servizi a pagamento, all’insaputa degli abbonati. Per proteggersi bisogna scaricare l’upgrade ogni volta che il sistema lo segnala.
Secondo il Rapporto Clusit, un’altra fonte di pericolo deriva dalle transazioni online che sfruttano il mobile banking. Infine per il commercio elettronico il consumatore deve prestare attenzione quando condivide con terze parti le credenziali di autentiazione, nonchè i dati della carta di pagamento. Una raccomandazione elementare degli esperti: “Non spedite mai le credenziali della carta di credito insieme alla mail”.

logo macnil bianco

Pannelli Solari

Durante la progettazione della nuova sede è stata presa una decisione consapevole e importante per il futuro dell’azienda e dell’ambiente: abbiamo implementato un sistema di 1400 m2 di pannelli fotovoltaici. Una scelta ecosostenibile ci permette di raggiungere un buon livello di indipendenza energetica e di promuovere attivamente la sostenibilità ambientale. I pannelli fotovoltaici generano fino a 200kWp di energia pulita, riducendo le emissioni nocive e l’impatto ambientale.

Crediamo fortemente nell’equilibrio tra innovazione tecnologica e responsabilità ambientale, e per questo abbiamo scelto di essere un polo tecnologico all’avanguardia, impegnato nella ricerca di soluzioni sostenibili per un futuro migliore.

building pannelli solari